La certificazione professionale EN13313 (sara' ISO 22712)
Importanza di regole e procedure uniformi per la valutazione delle competenze professionali, ne parla il Presidente di Accredia Rossi.
30 agosto 2022
(Riportiamo un articolo dell'ex presidente di Accredia, Giuseppe Rossi, - oggi presidente UNI - che riguarda da vicino anche i frigoristi. La nostra è una professione che ha una norma di riferimento, la EN 13313, ben definita e introdotta in Italia da Assofrigoristi con Apave per certificare la professione. Un dettaglio nel seguito).
Un popolo di poeti, artisti, santi e navigatori. Non solo, anche di professionisti. Gli italiani infatti stanno inventando nuove professioni, o forse si stanno reinventando, sia per meglio fronteggiare le difficoltà economiche, sia per stare al passo coi tempi e con le innovazioni tecnologiche. Si parla di un mercato di circa 3 milioni di professionisti la cui attività non è regolata da albi o da collegi.
Un "esercito" piuttosto articolato, che vede la nascita di professioni che vanno da quelle legate al benessere del corpo come massaggiatori, naturopati e chinesiologi, alle attività di consulenza come grafici, designer, pubblicitari, responsabili della sicurezza sui luoghi di lavoro, tributaristi, traduttori, fino ad arrivare agli amministratori condominiali e valutatori immobiliari, wedding planner, e-reputation manager e copywriter digitali.
Proprio per regolamentare un settore in costante evoluzione, il legislatore è intervenuto con la Legge n. 4 del 2013, che disciplina le professioni non regolamentate, con la finalità di tutelare i consumatori, promuovere la conoscenza e garantire la trasparenza del mercato dei servizi professionali.
La legge ha individuato tre sistemi per poter qualificare la propria professionalità: l'autodichiarazione, l'attestazione da parte delle associazioni di riferimento e la certificazione rilasciata da Organismi terzi, accreditati da ACCREDIA.
In questo contesto, solamente la certificazione accreditata può garantire che la verifica dei requisiti di competenza, definiti dalle norme UNI, che il soggetto deve possedere per ottenere la certificazione, sia effettuata in maniera indipendente e imparziale a tutela del cliente (il consumatore o l'azienda che si avvale di queste figure) che investe nelle competenze del professionista. Attraverso, ad esempio, la verifica continuativa del possesso delle competenze certificate o l'assenza di conflitti di interesse tra valutatore e valutato.
Nel nostro Paese sono 39 gli Organismi di certificazione da noi accreditati (ai tempi dell'articolo) e oltre 170mila i professionisti certificati sotto accreditamento, distinti in circa 70 categorie, di cui 130mila obbligati ad ottenere il bollino di qualità, a causa della delicatezza delle mansioni da svolgere, come nel caso dei saldatori o di chi manutiene le apparecchiature di refrigerazione e condizionamento d'aria o le pompe di calore contenenti gas fluorurati ad effetto serra. Per i restanti invece si tratta di una scelta volontaria, forse ancora non troppo conosciuta dal consumatore ma che potrebbe fornire allo stesso garanzie di qualità e competenza.
Certo, in un mercato che sta conoscendo una vera e propria, direi positiva, esplosione, non mancano le criticità. I sistemi di valutazione sono spesso disomogenei e differenti da Regione a Regione, il più delle volte lontani dalle reali esigenze del mercato. In più, si assiste ad una moltiplicazione di professioni, talvolta poco differenti tra loro, accompagnate dalla diffusione incontrollata di scuole di formazione e di apprendistato, o di strutture di attestazione delle competenze nelle varie associazioni.
È dunque sempre più urgente la definizione di regole e procedure uniformi per verificare la conformità ai requisiti professionali, sia a livello nazionale che internazionale, in grado così di mettere sullo stesso piano le certificazioni rilasciate da organismi diversi, accreditati in Paesi diversi. Gli esami per l'abilitazione alla professione devono essere omogenei. Perché definire le procedure di valutazione è di pari importanza, se non addirittura maggiore, di quanto lo è la definizione delle competenze. In un settore come questo, dove avanzano con rapidità nuove e articolate professioni, un intervento, in un'ottica di sempre maggiore qualità dei servizi e di tutela dei consumatori, è quanto di più necessario si possa auspicare.
L'editoriale "Nuove Professioni crescono" del Presidente di ACCREDIA Giuseppe Rossi è stato pubblicato su "Italia Oggi" del 6 dicembre 2016.
Ricordiamo che con la DELIBERA DEL COMITATO SETTORIALE DI ACCREDITAMENTO CERTIFICAZIONE E ISPEZIONE (CSA CI) DEL 27 APRILE 2022 REV. 01, DEKRA TESTING AND CERTIFICATION S.R.L. - in collaborazione con CSIM Srl - ha ottenuto l’estensione dell’accreditamento, nello schema PRS, alle figure professionali del Personale che opera su impianti refrigeranti, di condizionamento d’aria e pompe di calore ai sensi della norma UNI EN 13313:2011.
L'input di CSIM Srl per le procedure di verifica delle competenze sulla base della reale perizia professionale sono state fondamentali.
Come indicato dalla stessa Accredia nella rivista Osservatorio Accredia "La certificazione delle figure professionali", tra le NORME UNI SULLE PROFESSIONI NON REGOLAMENTATE compare la UNI EN 13313. La norma definisce le attività riferite ai circuiti refrigerati e i profili di competenza associati e stabilisce le procedure per la valutazione della competenza delle persone che svolgono queste attività.
Con le parole di Ruggero Lensi, Direttore Relazioni esterne, sviluppo ed innovazione UNI: "Preso atto dell’utilità di una disciplina tecnica che faciliti il riconoscimento delle professioni non organizzate in ordini o collegi, le norme sviluppate nell’ambito della Commissione UNI “Attività professionali non regolamentate” sono uno strumento che definisce uno status giuridico standard, sia a tutela della competenza degli operatori (professionalità), sia soprattutto a tutela e garanzia del consumatore - utente (qualità della prestazione)".
Anche il presidente di Accredia, Federico Grazioli, ha ricordato come sino "alla fine degli anni ‘90 [...] l’unico modo per proteggere l’utente dal professionista non competente e privo della necessaria formazione era l’ordine professionale, in quanto garantiva sia la formazione professionale sia la competenza evidenziata dal sostenimento dell’esame di Stato. [...] La normativa dell’Unione Europea auspicava un sempre più libero mercato per facilitare la circolazione dei professionisti all’interno del territorio della medesima, ci si cominciò a interrogare su come proteggere il cittadino fornendogli una tracciabilità del professionista e mantenendo nel contempo libero il mercato. Dopo ampi dibattiti, la scelta cadde sulla certificazione, perché permetteva di regolamentare nella libertà"Insomma, la certificazione volontaria della professionalità dei frigoristi e' necessaria per garantire il settore e i consumatori.
Ad oggi, oltre 50 professionisti si son dotati di tale certificazione, e, tramite CSIM e DEKRA il mercato potrà trovare nuova linfa per fare la differenza a protezione di un mercato in forte evoluzione verso i refrigeranti naturali e quelli con caratteristiche sempre più speciali.
Per ogni informazione sullo schema di certificazione EN13313 e sulle possibilita' di certificazione durante le sessioni di esame per i rinnovi FGAS chiedere alla segreteria CONTATTI.
La Redazione
LA STORIA DELLA NORMA EN 13313
La commissione tecnica del CEN di riferimento e' la CEN/TC 182 - Refrigerating systems, safety and environmental requirements. La versione attuale e' la EN 13313:2012.
La norma europea definisce le attività relative ai circuiti frigoriferi e i profili di competenza associati e stabilisce procedure per valutare la competenza delle persone che svolgono tali attività. Poiché si ritiene che un circuito di refrigerazione non incorpori sistemi elettrici ed elettronici, le attività in quest'area non fanno parte di questa norma. Per le competenze sui sistemi elettrici ed elettronici, si raccomanda di fare riferimento alle normative nazionali oa norme europee o nazionali appropriate.
La prima versione della norma e' del 2001, EN 13313:2001 - Refrigerating systems and heat pumps - Competence of personnel. La norma e' stata poi aggiornata nel 2002 e nel 2010.
Come indicato nell'introduzione, "gli impianti frigoriferi, se non correttamente costruiti, installati, azionati e mantenuti, possono essere pericolosi per la salute e la sicurezza delle persone, la sicurezza dei beni, essere dannosi per l'ambiente e aumentare il consumo di energia. È quindi essenziale che il personale che si occupa di tali sistemi sia competente per svolgere l'attività, o le attività, elencate nella presente norma. Tali attività coprono i particolari settori in cui possono operare dalla progettazione originaria allo smantellamento definitivo e allo smaltimento. Poiché le descrizioni delle mansioni possono variare da paese a paese e da azienda ad azienda, questo standard specifica le attività da svolgere. Le descrizioni dei lavori dovrebbero specificare queste attività. Questa norma definisce le attività relative al circuito frigorifero".
La norma e' stata emessa nell'ultima versione nel 2012, e, a livello internazionale, ha dato origine al progetto della prEN ISO 22712 - Refrigerating systems and heat pumps - Competence of personnel (ISO/DIS 22712:2018) sin dal 2015.
La norma internazionale ISO definira' le attività relative ai sistemi di refrigerazione secondo EN 378-1, EN 378-2, EN 378-3, EN 378-4 e ISO 5149-1, ISO 5149-2, ISO 5149-3 e ISO 5149-4 e i profili di competenza associati e stabilisce procedure per valutare la competenza delle persone che svolgono queste attività. La ISO 5149 e' l'equivalente della EN 378.
Insomma, uno standard in evoluzione che ha come riferimento il lavoro svolto in Europa con la EN 13313, che prevedeva un voto a dicembre 2021 ma che non si e' ancora concluso.