FGAS, un Phase down ancora piu' rapido: riduzione quote in vista
Come anticipato alla conferenza degli stakeholder, la Commissione starebbe pensando a ridurre drasticamente le quote al 2030
14 marzo 2022
A nessuno piace dover cambiare in corsa, e a nessuno piacciono i divieti.
Ecco perche', la Commissione UE, sta pensando di non intervenire sui divieti alle tipologie di gas (come indicato dall'Allegato III del Reg. 517/14), ma a ridurre vigorosamente le quote.
Come lasciato intravvedere al mercato durante la recente conferenza degli stakeholder, i cosiddetti portatori di interesse, dal gruppo di consulenza Oko Research, l'intervento richiesto al settore HVACR sara' sul fronte del far diventare gli obiettivi di riduzione media del GWP ancora piu' bassi.
Nei documenti che avemmo modo di guardare dello scorso meeting del 6 maggio 2021 si proponeva una riduzione delle quote (base 2015) dal 21% attuale al 5%, con una riduzione del 75% e piu' dai target attuali. Questo significa che, sebbene non cambino i divieti, i produttori, per continuare a vendere gli stessi kg di gas, dovranno ridurre il valor medio del GWP di una quota simile, cioe' da un valor medio di GWP al 2030 di circa 650 a 160!!
Si tratta di una iccola rivoluzione, che, stante la resilianeza del mondo tecnico del settore, potrebbe significare che solo la messa a disposizione di refrigeranti come il nuovo N71 (LINK), un fluido atossico e non infiammabile con GWP<150, si intrevvederebbe una soluzione massiva, al netto della disponibilita' di infiammabili (come il propano o l'ammoniaca) o della CO2.
In figura la proposta Oko Research che Cooling Post rilancia come possibilita'.
CSIM e' impegnata nel promuovere le buone pratiche per i nuovi refrigeranti, e sono gia' disponibili i corsi (con attestazioni valide legalmente) per qualificare i lavoratori per i refrigeranti infiammabili e le migliori pratiche con la EN 378. Consultate la pagina dei corsi per le date.
La Redazione