Le prove di resistenza e tenuta sugli impianti a CO2. Obbligatori i Controlli Non Distruttivi
Le norme e le raccomandazioni utili per la verifica ed il collaudo
17 febbraio 2022
Gli impianti ad R744 (CO2) stanno diventando sempre piu' poplari anche in Italia, soprattutto nel settore della refrigerazione commerciale. Nonostante questo, la maggior parte dei tecnici installatori sono ancora poco preparati e avvezzi alle procedure che occorre rispettare per poter realizzare quegli impianti al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori e la funzionalita'/tenuta degli impianti stessi.
CSIM offre una serie di corsi che sono utili a colmare tale mancanza, al fine di offrire al mercato, ed ai costruttori delle attrezzature, la garanzia che un committente si attende da un fornitore per rispettare i requisiti di sicurezza di impianti (trans)critici di quella fatta. In caso di bisogno, CSIM e le aziende collegate offrono anche tutti i servizi descritti. (vedi testo in calce).
Affrontiamo in questo contributo, una descrizione di una delle fasi piu' critiche: quella delle prove di resistenza e di tenuta.
Una volta costruito l'insieme PED di un impianto frigorifero ad R744, questo deve essere verificato per la resistenza meccanica e per la tenuta, soprattutto in virtu' del fatto che, alle pressioni di lavoro caratteristiche per questo fluido frigorifero, una cricca in una saldatura puo' determinare una perdita che puo' facilmente coinvolgere l'intera carica, con il down time dell'impianto che potra' cosi' protrarsi per parecchie ore.
In primo luogo devo accertare che tutti i componenti siano stati testati ed approvati secondo le specifiche norme costruttive di riferimento. Normalmente compressori, evaporatori, condensatori, contenitori in pressione, meccanismi di controllo e di sicurezza non hanno bidogno d'esser soggetti alle prove di resistenza.
Siccome, invece, le tubazioni e le giuzioni sono fabbricate sul posto, si dovra' procedere per le prove di resistenza, ma solo dopo aver effettuato obbligatoriamente i controlli non distruttivi (CND) prescritti dalle norme. Questi, normalmente si riferiscono ad almeno il 10% delle goiunzioni permanenti per i sistemi di Cat. II o superiori, e saranno svolti secondo i metodi descritti dalla norma per le giunzioni brasate EN 12799, e per le saldature con controlli radiografici come specificati nelle EN ISO 10675.
Una volta che i CND avranno dimostrato la bonta' delle saldature e delle brasature secondo gli standard applicabili ed i risultati saranno stati esaminati con cura, si potra' procedere alla prova di resistenza. A meno che, per qualunque motivo, si sia trovato delle non conformita' che richiedono delle rilavorazioni e a ulteriori valutazioni CND.
I test in pressione producono una significativa quantita' di energia all-interno delle tubazioni e del sistema in generale. Una rottura accidentale in queste condizioni puo' avere conseguenze catastrofiche. Per questa ragione e' caldamente raccomandato che tutto il personale non necessario alla prova sia fatto allontanare dall'area contenente i componenti sotto pressione.
Questo ha importanti implicazioni dal punto di vista della sicurezza sul lavoro e sull'analisi dei rischi (anch'essa obbligatoria).
Non vi sono, inffatti, normative specifiche per la distanza adeguata dai componenti a queste pressioni durante le prove. In letteratura esistono indicazioni che fanno riferimento a stadard ASME e NASA, non direttamente applicabili ai nostri sistemi. Per quanto limitante, soprattutto da un punto di vista della sicurezza sul lavoro e per la salvaguardia delle imprese e dei lavoratori coinvolti, si puo' certamente considerare (ASME PCC – 2) un limite minimo di 16 metri per una persona dietro ad un muro di mattoni a salvaguardia rispetto ad un contenitore in pressione di 1 metro cubo ad un pressione di 50 Bar. Per una tubazione sino a 3 pollici di diametro, tale distanza puo' ridursi (nelle stesse condizioni) a 10 metri.
Per partecipare ai corsi informativi e di approfondimento sui CND e sugli impianti a CO2 o EN 378, verificate le date disponibili sulla pagina dei corsi del sito:
http://www.csimservizi.it/corsi
In caso non compaiano date a breve, potete mandare una mail a: info@csimservizi.it
CSIM e le aziende collegate sono in grado di effettuare i servizi necessari per effettuare i Controlli Non Distruttivi e la direzione di cantiere per l'effettuazione di tutte le prove descritte, da richiedere tramite la mail info@csimservizi.it
La Redazione
Fonti:
- EN 378-2
- "Safety code of practice", IoR (2018)
- ASME B 31.5 Sezione 538
- ASHARE 15 sezione 10
- "Commercial CO2 Refrigeration Systems" Emerson Climate Technologies (2016)