Il POS nei cantieri di refrigerazione e climatizzazione: obbligo, contenuti e responsabilità
Un documento "salva vita" in tutti i sensi. Un contributo di ragionevolezza.
21 luglio 2025
Nel panorama della sicurezza sul lavoro, il Piano Operativo di Sicurezza (POS) rappresenta uno degli strumenti più importanti per prevenire incidenti e tutelare la salute dei lavoratori. Non si tratta di un mero adempimento formale, ma di un documento che deve riflettere in modo realistico e dettagliato le condizioni operative di ciascun cantiere.
L’obbligo del POS: quando e perché
Il POS è obbligatorio per tutte le imprese esecutrici che operano in cantieri temporanei o mobili, come previsto dall’art. 96 del D.Lgs. 81/2008. Questo include anche i cantieri per la costruzione o manutenzione di impianti di refrigerazione e climatizzazione, quando le attività comportano opere edili, lavori in quota, test in pressione o l’uso di sostanze pericolose.
L’obbligo non si limita alla redazione del documento: il POS deve essere consegnato, verificato e approvato prima dell’ingresso in cantiere. Un POS generico, copiato da altri progetti, non è conforme alla legge e può comportare sanzioni penali e amministrative, oltre a responsabilità civili in caso di incidente.
Il POS realistico e il DVR come fondamento
Un POS efficace nasce da un Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) altrettanto accurato. Il DVR è il punto di partenza: analizza i rischi specifici dell’attività aziendale e fornisce le basi per costruire un POS coerente con le reali condizioni operative.
Nel settore della refrigerazione e climatizzazione, il DVR deve considerare:
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Rischi da pressione (esplosione durante test con gas o azoto)
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Manipolazione di refrigeranti infiammabili o tossici
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Movimentazione e manipolazione di bombole
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Lavori in quota con scale, trabattelli o piattaforme
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Rischi elettrici e da saldatura
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Condizioni ambientali (calore, spazi confinati, ventilazione)
Un DVR approssimativo, redatto da consulenti non esperti del settore, rischia di omettere pericoli fondamentali. Come ha evidenziato la giurisprudenza, la responsabilità del datore di lavoro non viene meno se il documento è formalmente presente ma sostanzialmente carente.
Refrigerazione e climatizzazione: rischi specifici da valutare
I cantieri per impianti di refrigerazione e climatizzazione presentano rischi tecnici e ambientali che devono essere affrontati nel POS con misure concrete e dettagliate.
Test in pressione
Durante il collaudo degli impianti, si utilizzano gas compressi (azoto, refrigeranti) che possono causare scoppi violenti se le valvole non sono tarate correttamente o se i componenti non sono certificati. Il POS deve prevedere:
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Procedure di test
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DPI specifici
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Zone di sicurezza e evacuazione
Rischio di asfissia
Molti refrigeranti (es. R32, CO₂) possono saturare l’ambiente e causare soffocamento. Il POS deve includere:
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Sistemi di rilevazione gas
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Ventilazione forzata
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Piano di emergenza
Lavori in quota
L’uso di scale non conformi o l’assenza di protezioni può portare a cadute mortali, come accaduto recentemente a Napoli. Il POS deve indicare:
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Tipologia di scale e piattaforme
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Formazione dei lavoratori
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Procedure di montaggio e uso
Ricordiamo che, solo pochi giorni fa, a Napoli, un operaio è morto cadendo da una scala durante l’installazione di un impianto di climatizzazione. Il POS era generico e non prevedeva misure specifiche per il lavoro in quota.
Le responsabilità delle imprese e dei lavoratori
La responsabilità per un POS inadeguato ricade in primo luogo sull’impresa esecutrice. Come stabilito dalla Cassazione, il datore di lavoro è tenuto a redigere un POS specifico per ogni cantiere, verificare la coerenza con il DVR e attuare le misure previste.
Anche il coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione (CSE) ha l’obbligo di verificare l’idoneità del POS. In caso di omissioni, può essere ritenuto penalmente responsabile, come confermato dalla sentenza n. 4813/2025.
I lavoratori, dal canto loro, devono rispettare le procedure indicate nel POS. Tuttavia, la responsabilità non può essere scaricata su di loro se il documento è carente o se le condizioni di lavoro sono insicure.
Un approfondimento specifico:
Manipolazione delle bombole di gas refrigerante: rischi e misure nel POS
Nel contesto dei cantieri per impianti di refrigerazione e climatizzazione, il POS deve includere una sezione dedicata alla gestione delle bombole di gas refrigerante, che rappresentano un rischio elevato sia per la sicurezza dei lavoratori che per l’ambiente.
I Rischi principali da considerare sono:
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Scoppio o proiezione: una caduta accidentale può danneggiare la valvola, provocando una fuoriuscita ad alta pressione che trasforma la bombola in un vero e proprio “missile”2
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Asfissia: in ambienti chiusi, la fuoriuscita di gas come R32 o CO₂ può saturare l’aria e ridurre il livello di ossigeno sotto la soglia critica
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Esplosione ritardata: alcuni gas (es. acetilene) possono decomporre lentamente e provocare esplosioni anche giorni dopo un urto
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Intossicazione o ustioni chimiche: alcuni refrigeranti sono tossici o corrosivi, e possono danneggiare pelle, occhi e vie respiratorie
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Incendio: i gas infiammabili, se miscelati con l’aria e in presenza di innesco, possono generare fiamme o esplosioni
Quindi, le misure da includere nel POS riguardano la formazione specifica per i lavoratori sulla manipolazione sicura delle bombole (l'avete fatto fare?), DPI obbligatori (guanti EN 388, scarpe antinfortunistiche, occhiali protettivi), movimentazione con carrelli o cestelli metallici, mai trascinate o sollevate dal cappellotto. uno stoccaggio in verticale, in aree ventilate e lontane da fonti di calore, la verifica di una etichettatura conforme al Regolamento CLP (CE n. 1272/2008) e colorazione ogiva secondo UNI EN 1089-3 ed in ultimo la preparazione di adeguate procedure di emergenza in caso di fuoriuscita, con rilevatori di gas e ventilazione forzata.
Il datore di lavoro è responsabile della corretta gestione delle bombole, sia in fase di trasporto che di utilizzo. Il POS deve indicare chiaramente:
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Chi è incaricato della movimentazione
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Dove e come vengono stoccate le bombole
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Quali gas sono presenti e quali rischi comportano
Una valutazione superficiale o l’omissione di queste misure nel POS può comportare decurtazioni della patente a crediti, sanzioni penali, e — nei casi più gravi — responsabilità per lesioni o decessi.
CSIM è disponibile a valutare i POS (e relativi DVR) per renderli conformi alle indicazioni di Legge e preparare i cantieri compatibilmente ai dettami del Testo Unico sulla Sicurezza.
La Redazione