Le variabili della sicurezza nei cantieri monitorate con i Controlli non Distruttivi
La sicurezza non deve essere messa a repentaglio. Quali tecniche per essere più veloci nelle analisi per i CND
03 marzo 2025
Capita molto (troppo) spesso che la necessità di chiudere i cantieri per gli impianti di refrigerazione e climatizzaizone faccia rinunciare ai controlli non distruttivi, creando così una ridotta condizione di sicurezza delle installazioni e una omissione delle condizioni per la presunzione di conformità.
In impianti che possono essere anche molto vasti, la numerosità delle saldature è uno degli ostacoli ad un indagine adeguata di qualità delle stesse, che passa proprio dai controlli non distruttivi.
Quali sono le tecniche richieste dalla PED per poter approvare gli impianti di Cat. III e IV?
Quali quelli più veloci?
Posso scegliere quali fare?
Come scegliere?
Qui di seguito una analisi quali-quantitativa che ci potrebbe aiutare per garantire ai nostri clienti le migliori condizioni di sicurezza.
COSA PREVEDE LA NORMA
Per poter presumere la conformità degli impianti PED di II, III e IV categoria è necessario utilizzare una norma armonizzata; per gli imapitni RACHP il riferimento è la EN378 parte 2, l'unica norma della famiglia 378 armonizzata.
La EN 378-2, alla clausola 6.3.2, obbliga acchè "almeno il 10% dei giunti permanenti nel sistema di tubazioni siano sottoposti a un test non distruttivo approvato (EN 14276-1) e che siano state verificate con Controlli Visivi (VT) al 100%".
I controlli non distruttivi devno poi essere condotti ai sensi della Dir. 2014/68/UE (PED) (Allegato I "REQUISITI ESSENZIALI DI SICUREZZA", par, 3.1.3), che indica che "per le attrezzature a pressione, le prove non distruttive delle giunzioni permanenti devono essere effettuate da personale adeguatamente qualificato". E questo significa in particolare che "Per le attrezzature a pressione delle categorie III e IV, il personale deve essere stato approvato da un’entità terza competente, riconosciuta da uno Stato membro, ai sensi dell’articolo 20".
Quindi occorre una adeguata formazione e livelo di competenza certificato da ente terzo.
Anche per le tubazioni e giunzioni sino alla Cat. I si deve effettuare una prova di tenuta a 1,1xPS, sempre avendo cura di pianificare un VT al 100%.
Stante la pervasività del VT, suggeriamo sempre agli installatori/costruttori degli insiemi PED della refrigerazione e climatizzazione di avere personale certificato in-house, per garantire l'adeguata qualità della costruzione.
Ma, per soddisfare i requisiti richiesti dall'Allegato I sez. 3.1.3 della PED (per Categorie >II) l'esame visivo è condizione necessaria ma non sufficiente e non è applicabile al personale che esegue "prove visive" come previsto dalla norma EN ISO 9712:2012.Infatti, l'ispezione visiva può rivelarsi efficace se utilizzata insieme ad altre tecniche, ma non deve essere utilizzata da sola come mezzo per un'ispezione completa di impianti ritenuti critici (dalla categoria II in su, come indicato dalla EN 378-2).
COME SI RAPPORTANO I CND ALLA PED
La norma di riferimento per scegliere il personale (imprese) e i migliori procedimenti è la UNI EN ISO 9712:2022 Prove non distruttive - Qualificazione e certificazione del personale addetto alle prove non distruttive.
Questa specifica i requisiti per la qualificazione e la certificazione del personale che esegue prove non distruttive industriali nei seguenti metodi.
- prove di emissione acustica;
- prove di correnti indotte;
- prove di tenuta (escluse le prove di pressione idraulica);
- prove magnetoscopiche;
- prove di liquidi penetranti;
- prove radiografiche;
- prove di estensimetria;
- prove termografiche;
- prove ad ultrasuoni;
- prove visive (sono escluse le prove visive dirette non assistite e le prove visive eseguite durante l'applicazione di un altro metodo CND).
La cosa importante è che la “9712” è stata elaborata nell'ambito della richiesta di standardizzazione della Commissione M/071 “Mandato al CEN per la standardizzazione nel campo delle attrezzature a pressione” per fornire uno strumento volontario per conformarsi ai requisiti essenziali della Direttiva 2014/68/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 15 maggio 2014 concernente l'armonizzazione delle legislazioni degli Stati membri relative alla messa a disposizione sul mercato delle attrezzature a pressione.
La Relazione tra la UNI EN ISO 9712:2022 e i requisiti essenziali della direttiva UE 2014/68/UE è indicata nella Tabella ZA.1 dell’allegato ZA.
Una volta citata questa norma nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea ai sensi di tale Direttiva, il rispetto dei punti normativi di tale norma riportati nella Tabella ZA.1 conferisce, entro i limiti del campo di applicazione della presente norma, una presunzione di conformità con la corrispondente norma Requisiti essenziali di tale direttiva.
Ricordiamo che la presunzione di conformità resta valida solo finché viene mantenuto un riferimento alla presente norma europea nell'elenco pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea.
QUALI SONO I CND APPROVATI
Per quanto riguarda le prove non distruttive che possono essere utilizzate ai sensi della PED, per le apparecchiature RACHP si deve far riferimento alle tecniche indicate nella EN 14276-1. Questa specifica i requisiti per i materiali, la progettazione, la costruzione, le prove e la documentazione dei recipienti a pressione costante destinati ad essere utilizzati negli impianti di refrigerazione e nelle pompe di calore.
Rispetto all'elenco completo di CND possibili, la norma prevede:
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Visual inspection (VT)
- certificazione EN ISO 17637:2016
- Criteri di accettazione: EN ISO 5817
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Radiografia (RT):
- certificazione: EN ISO 17636-1 o EN ISO 17636-2
- Criteri di accettazione: per acciaio EN ISO 10675-1
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Ultrasuoni (UT)
- certificazione: EN ISO 17640
- criteri accettazione: EN ISO 11666
-
Liquidi penetranti (PT)
- certificazione: EN ISO 3452-1
- criteri di accettazione: EN ISO 23277
UNA TABELLA DI RIFERIMENTO PER... LA VELOCITA' E L'EFFICACIA
Detto tutto quanto in premessa, andiamo adesso al nocciolo della questione: abbiamo bisogno di fare in fretta senza perdere in qualità e non incrementare i rischi associati alla realizzazione del nostro impianto.
Esaminiamo le nostre opportunità nell'ambito dei CND disponibili.
Il controllo VT, sicuramente economico e veloce, non basta - come abbiamo visto - per garantire la conformità alla PED per gli impianti di categoria superiore alla IV, ma è assolutamente un obbligo realizzarlo al 100%.
Per questo, suggeriamo di qualificare e certificare almeno due brasatori/saldatori per i Controlli Visivi VT per rendere autonoma l'azienda vista la necessaria continuità di questo tipo di "lavorazione" nel tempo, anche al fine di garantire la necessaria terzietà del controllo in cantiere (il brasatore A, ad es., controllerà il lavoro del brasatore B, e poi viceversa, avendo cura di firmare i rapporti di ispezione in buon ordine).
Le radiografie (RT) sono certamente uno dei metodi più affidabili per garantire l'assenza di difetti nella saldature, ma sono anche le più complesse e costose. Nel caso di bisogno, sarà stato il committente a ordinarle, e conviene rivolgersi aglil enti qualificati alo scopo. Inoltre non sono certamnente veloci!
I controlli con gli Ultrasuoni (UT) hanno alcune complicazioni per le saldature ro brasature su tubazioni di piccola sezione, e, come nel caso di alcuni impianti a CO2, questo può diventare un limite. Sono abbastanza veloci ma non particolarmente flessibili.
Vi sono poi i liquidi penetranti (PT), che invece non hanno limiti di dimensione del campione, sono flessibili e non richiedono eccessivo impegno temporale in cantiere.
Come si può vedere nella Tabella riassuntiva e nel grafico a radar, l'attuale limite di ognuna delle tecniche è, purtroppo, la scarsa diffusione presso i fabbricanti dei nostri insiemi in pressione, dovuta alla mancanza di personale abilitato e certificato per la 9712. Questo crea un vulnus nell'impiantistica, ovviamente e soprattutto per gli impianti in III e IV categoria, che, ai sensi della PED, non potrebbero essere a tutt'oggi ritenuti certificabili.
Si tratta di un percorso (ad ostacoli) che oggi è il momento di affrontare vista la crescente diffusione di impianti con idrocarburi, R717 e R744, che determinano una categorizzazione significativamente alta, ma che può essere affrontato per portare al mercato ed ai propri clienti sempre maggiori competenze e affidabilità degli impianti.
CSIM è in grado di informare ed informare le imprese ed i fabbricanti sui CND utili e prescritti nel nostro settore, fornendo servizi di ispezione e certificazione.
La Redazione