E' meglio certificare tutti gli impianti PED, anche quelli "poco pericolosi"
La documentazione tecnica e di processo devono essere disponibile sempre all'immissione sul mercato, e la certificazione vien da sè....
14 ottobre 2024
La categorizzazione PED di una apparecchiatura o insieme in pressione consente di stabilirne il grado di pericolosità, in relazione all'energia immagazzinata nel recipiente/tubazione.
Se viene rilevato che, sulla base dei dati di progetto, quegli impianti o componenti non sono pericolosi (o addirittura in "esenzione", art. 4 c.3) è comunque sempre raccomandabile dichiararli conformi alla direttiva 2014/68/UE, attraverso la scelta di un opportuno processo di verifica della progettazione e/o fabbricazione.
D'altronde, è vero che la marcatura CE non è sempre obbligatoria affinché un bene possa essere messo in commercio in Europa, in particolare se il livello di rischio è trascurabile (nella PED la categorizzazione SEP o Standard Engineering Practice di cuii all'art. 4 comma 3) o se non rientra nel campo di applicazione delle direttive armonizzate. Ma, per la precisione, il marchio CE non è obbligatorio per quei prodotti che non espongono l’acquirente a particolari rischi.
Non è questo il caso degli impianti, componenti e attrezzature per l’applicazione nella refrigerazione e climatizzazione, che ne richiedono l'apposizione nella gran parte dei casi.
Ecco perchè è corretto provvedere a fornire un’autodichiarazione del fabbricante in cui egli afferma di rispettare tutti i requisiti previsti dalla legge e se ne assume la completa responsabilità. In quella dichiarazione avremo fatto la citazione delle norme specifiche, al fine di fornire le necessarie garanzie di qualità.
Come indicato anche nelle linee guida PED, comunque, è a discrezione del Fabbricante, scegliere i Moduli (le procedure) di valutazione della conformità relative a Categoria di Rischio superiore anche per attrezzature a pressione appartenenti a Categorie di Rischio inferiore.
Il suggerimento, in linea con la PED, è - per le apparecchiature/insiemi/componenti a basso rischio - di scegliere di applicare un Modulo tra questi:
- Moduli A e A2 - CONTROLLO INTERNO DELLA PRODUZIONE: Nel caso del Modulo A il produttore è responsabile del controllo interno continuo della produzione. Con il Modulo A2, oltre al controllo interno della produzione, devono essere eseguiti controlli casuali delle apparecchiature a pressione.
- Modulo B(B) - ESAME DI TIPO UE (TIPO DI PRODUZIONE): L'obiettivo di questo esame di tipo è che l'organismo notificato verifichi se il prodotto è conforme ai requisiti della PED, sulla base di un esame della documentazione tecnica più un tipo di produzione.
- Modulo B(E) - ESAME DI TIPO UE (TIPO DI PROGETTO): A differenza dell'esame di tipo, l'esame del tipo di progetto viene eseguito solo sulla base della documentazione tecnica, senza condurre alcun tipo di produzione o test di prodotto.
Per, ad esempio, attrezzature/componenti in esenzione (art. 4 c.3) si puà applicare un Modulo A o A2, mentre per una Cat. I si può tranquillamente, a seconda del tipo di produzione, adottare (invece del modulo A) un modulo B.
Se la produzione è in grandi volumi, vale la pena prendere in considerazioni i cosiddetti Moduli di qualità "armonizzati" con la ISO 9001, come i Moduli D/D1, E/E1 o H.
Ricordiamo che l'apposizione del marchio CE inzia a partire dalla Categoria I, col rilascio del Manuale d'Uso e Manutenzione, la targa dati CE e la Dichiarazione di Conformità.
CSIM può supportare la Vostra attività come costruttori/fabbricanti di insiemi o apparecchiature PED per ogni tipo di esigenza e supportare tutto il processo di certificazione.
La Redazione