PED, Controlli non distruttivi obbligatori. Quando?
La conformità PED (marcatura CE) è rispettata con i controlli visivi e altri controlli non distruttivi delle brasature e saldature.
25 settembre 2024
Iniziamo ricordando brevemente che un impianto frigorifero costruito in un luogo di lavoro, è una "attrezzatura da lavoro" soggetta alle Leggi vigenti che richiedono che sia realizzata conformemente alle normative, con diretta responsabilità del Datore di Lavoro, e che venga poi successivamente mantenuta con regolarità. La conformità dell'impianto il Datore di Lavoro può e deve garantirla verificando l'obbligatoria marcatura CE e ottenendo il rilascio delle relative dichiarazioni di conformità CE, La dichirazione, se rilasciata dopo che tutte le adeguate verifiche per la sicurezza dell'impianto sono state fatte - tra cui la verifica della tenuta meccanica delle giunzioni soggette a pressione - sarà indice di affidabilità.
La conformità CE PED (la direttiva di sicurezza più significativa per un impianto di refrigerazione) di un insieme frigorifero passa dalla verifica dei Requisiti Essenziali di Sicurezza, che deve essere indicata e qualificata nel fascicolo tecnico dell'apparecchiatura o dell'insieme (Dir. 2014/68/UE), con il fine di ottemperare all'obbligatoria Analisi dei Rischi. Con l'ispezione e la realizzazione dei necessari e, in qualche caso (vedi oltre) obbligatori controlli non distruttivi, abbiamo la certezza di aver realizzato quanto necessario a garantire la sicurezza.
Ricordiamo infatti che il Decreto Legislativo 81/2008, all'art. 17 richiama il fatto che il datore di lavoro (il nostro Cliente, ovvero l'OPeratore ed esercente l'impioanto frigorifero) deve analizzare tutti i rischi (art 28) per l'elaborazione del documento previsto dall’art. 29 (DVR). E con l'impianto di refrigerazione si porta a casa (!) rischi di natura meccanica, elettrica e ....di pressione!
Ai nostri impianti si applica quanto previsto dall’articolo 71, ovvero che il datore di lavoro nello scegliere una attrezzatura tiene conto dei rischi propri della attrezzatura anche in relazione al luogo di installazione, alla interferenza eventuale con altre attrezzature presenti e alle modalità di utilizzo previste nel contesto aziendale. Questi sono: il collasso dell'impianto, lo sfiato delle valvole di sicurezza, l'esecuzione delle manutenzioni, ...
Andiamo ora nel dettaglio dei CND, controlli non distruttivi, prove che devono essere effettuate da personale specializzato.
La Dir. 2014/68/UE (PED), all'Allegato I "REQUISITI ESSENZIALI DI SICUREZZA", par, 3.1.3, indica che "Per le attrezzature a pressione, le prove non distruttive delle giunzioni permanenti devono essere effettuate da personale adeguatamente qualificato". Questo personale sarà stato definibile "adeguatamente qualificato" se verificato rispetto allo standard per il metodo delle prove non distruttive (CND o NDT Non Destructive Test) selezionato/necessario. E vedremo tra poco la specificità.
Ma, di più, la PED indica che "Per le attrezzature a pressione delle categorie III e IV, il personale deve essere stato approvato da un’entità terza competente, riconosciuta da uno Stato membro, ai sensi dell’articolo 20", cioè se per le apparecchiature e/o impianti sino alla categoria II poteva bastare il riconoscimento di un ente accreditato, per le categorie III e IV occorre che la certificazione di competenza per le prove non distruttive sia rilasciata da un Organismio di valutazione della conformità riconosciuto per le direttive europee in materia di Certificazione CE, ovvero approvato in tal senso con specifico decreto del MIMIT (Ministero delle Imprese e del Made in Italy, il fu MISE) diparttimento mercato e tutela, e notificato alla Commissione UE, con il sistema informativo NANDO (New Approach Notified and Designated Organisation).
In generale, la PED richiede che le giunzioni permanenti siano sempre verificate con controlli non distruttivi da persone qualificate, e, se la categoria di rischio è superiore alla III, queste persone devono essere certificate da un Organismo di valutazione della conformità.
La EN378 parte 2 clausola 6.3.2 (anche nell'ultimo aggiornamento del TC182/WG6 del 15 marzo 2024) richiede che le tubazioni e i giunti di categoria 2 o superiore siano testati a 1,43 volte la pressione massima ammissibile del sistema (PS) o, se una pressione così elevata si ritiene possa danneggiare il sistema o una parte di esso, il test può essere condotto a 1,1 volte PS a condizione che almeno il 10% dei giunti permanenti nel sistema di tubazioni siano sottoposti a un test non distruttivo approvato (EN 14276-1) e che siano state verificate con Controlli Visivi (VT) al 100%.
In particolare i riferimenti sono alle modalità descritte nella norma EN 14276-2 ("Pressure equipment for refrigerating systems and heat pumps - Part 2: Piping — General requirements"),
Ribadiamo che anche per le tubazioni e giunzioni sino alla Cat. I si può procedere come sopra, o effettuare le prove di tenuta a 1,1xPS, sempre avendo cura di pianificare un VT al 100%.
Stante la pervasività del VT, è suggerto sempre agli installatori/costruttori degli insiemi PED della refrigerazione avere personale certificato in-house, per garantire l'adeguata qualità della costruzione.
Ma, per soddisfare i requisiti richiesti dall'Allegato I sez. 3.1.3 della PED (per Categorie >II) l'esame visivo è condizione necessaria ma non sufficiente e non è applicabile al personale che esegue "prove visive" come previsto dalla norma EN ISO 9712:2012.Infatti, l'ispezione visiva può rivelarsi efficace se utilizzata insieme ad altre tecniche, ma non deve essere utilizzata da sola come mezzo per un'ispezione completa di impianti ritenuti critici (dalla categoria II in su, come indicato dalla EN 378-2).
Come specificato nelle Linee Guida PED della Commissione UE, i documenti che devono essere disponibili per l'ispezione finale specificata nell'Allegato I, sezione 3.2.1 (e nel fasciolo tecnico), devono essere in generale:
- la certificazione di qualificazione del personale che ha efffettuato le NDT pertinente alla categoria di apparecchiatura;
- la certificazione di qualificazione del personale che ha realizzato la giunzione permanente pertinente alla categoria di apparecchiature;
- i documenti di ispezione per materiali di base e materiali di consumo;
- le procedure per garantire la tracciabilità dei materiali;
- i verbali di prova NDT;
- i verbali su difetti o deviazioni durante la fabbricazione;
- le procedure per la realizzazione della giunzione permanente (WPS o BPS);
Tali documenti devono essere disponibili per l'ispezione finale, indipendentemente dal fatto che tale ispezione sia effettuata dal fabbricante, dall'ispettorato degli utilizzatori o dall'organismo notificato.
Le certificazioni degli ispettori/verificatori e i criteri di accettabilità delle saldature sono:
- Visual inspection (VT)
- certificazione EN ISO 17637:2016
- Criteri di accettazione: EN ISO 5817
- Radiografia (RT):
- certificazione: EN ISO 17636-1 o EN ISO 17636-2
- Criteri di accettazione: per acciaio EN ISO 10675-1
- Ultrasuoni (UT)
- certificazione: EN ISO 17640
- criteri accettazione: EN ISO 11666
- Liquidi penetranti (PT)
- certificazione: EN ISO 3452-1
- criteri di accettazione: EN ISO 23277
Concludiamo ricordando che Il fascicolo tecnico viene redatto per realizzare una raccolta di tutta la parte documentale che ha coinvolto la progettazione, la costruzione, il collaudo della macchina. In esso sono inclusi i calcoli di dimensionamento, le caratteristiche dei materiali utilizzati, i disegni costruttivi (layout), gli schemi, la documentazione del materiale (dichiarazioni di conformità dei componenti e dei materiali per realizzare le giunzioni), etc.. Ma, soprattutto, il fascicolo deve includere l’analisi dei rischi.
CSIM realizza e rende disponibile personale certificato per la realizzazione di VT e NDT di ogni tipo e livello, e realizza corsi per la certificazione a partire dal II Livello per VT e ogni CND.
La Redazione