Freddo professionale: buone notizie, ma occorre fare di più
Pubblicato il Rapporto sui RAEE 2023 dal CdC nazionale
09 luglio 2024
Tutte le notizie hanno un rovescio della medaglia. Se da una parte dobbiamo dirci bravi perchè nel 2023 abbiamo incrementato i rifiuti raccolti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche del nostro settore (la Cat. 1, apparecchiature per lo scambio di temperatura), dall'altro occorre rimarcare che siamo lontani dagli obiettivi della Comunità Europea.
Questi dati sono stati presentati dal Centro di Coordinamento Raee (CdC RAEE) nel suo Rapporto "Gestione Raee -Report 2023" pubblicato lo scorso 24 giugno. Il Rapporto illustra i volumi di rifiuti elettronici domestici e professionali gestiti lo scorso anno in Italia e mostra il tasso di raccolta raggiunto dal nostro Paese, calcolato sulla base delle dichiarazioni sui quantitativi di RAEE gestiti effettuate dagli impianti di trattamento al CdC RAEE.
Per ciò che concerne i grandi numeri, il Rapporto evidenzia che nel 2023 sono state quasi 511mila le tonnellate di rifiuti elettrici domestici e professionali gestite dagli impianti deputati, il 4,6% in meno rispetto al 2022. Si riduce, di conseguenza il tasso di raccolta, che si ferma al 30,24%, rispetto al target europeo previsto del 65%. La riduzione, inoltre, mostra che siamo scesi da un tasso di raccolta di quasi 4 punti (nel 2023 era il 34%), e che di 1,67 milioni di tonnellate di AEE immessi sul mercato, solo 1/3 viene trattato negli impianti.
La strada da fare, soprattutto nel professionale dove dipende dalla filiera, di cui siamo attori protagonisti, è ancora molta: le possibilitàci sono, e le modalità anche. Manca solo un pò di buona volontà!
Il tasso di raccolta dei Raee deriva dalle dichiarazioni annuali fatte dagli impianti di trattamento iscritti all’elenco obbligatorio gestito dal Centro di Coordinamento RAEE, che hanno l’obbligo di comunicare al consorzio, entro il 30 aprile di ogni anno, i volumi di rifiuti elettronici gestiti nel corso dell’anno precedente.
Nel rapporto vengono anche presentati i dati relativi ai volumi di RAEE gestiti per raggruppamento e per categoria, il numero degli impianti dichiaranti, la dislocazione sul territorio degli impianti accreditati al CdC RAEE e i volumi di AEE immesse sul mercato nell’ultimo triennio.
Negli impianti di trattamento sono stati connferiti, nel 2023, 17.830 tonnellate di RAEE della Cat. 1, la nostra, una variazione positiva dell'1,8% (316 tonnellate in più), e questo ci mette nella lista dei buoni, ma si tratta certamente di poca cosa.
Ricordiaamo che la responsabilità del Produttore per il fine vita delle apparecchiature professionali va distinta tra:
- RAEE professionali storici: rifiuti di apparecchiature immesse sul mercato prima del 31 dicembre 2010, i cui oneri di smaltimento sono a carico del soggetto detentore del RAEE professionale (Ente/Impresa). La responsabilità finanziaria ricade sul produttore solo nel caso in cui questi venda una nuova AEE equivalente: in questo caso il produttore è tenuto a ritirare il RAEE storico (del medesimo tipo e funzione);
- RAEE professionali nuovi: rifiuti di apparecchiature immesse sul mercato dopo il 31 dicembre 2010; in questo caso la responsabilità finanziaria è a carico del produttore che ha venduto l’apparecchiatura che diventa rifiuto.
E' chiaro che il trattamento dei RAEE storici, dipendendo dalla spesa del detentore, sono sicuramente quelli che oggi pongono il problema, A tal proposito vogliamo ricordare alcune cose fondamentali.
- un’Apparecchiatura Elettrica o Elettronica AEE diventa rifiuto quando il detentore decide di disfarsene.
- per i RAEE professionali storici, ovvero derivanti da AEE immesse sul mercato fino al 31 dicembre 2010, la responsabilità è a carico del Produttore solo nel caso di fornitura di una nuova AEE in sostituzione di una equivalente. Se il Produttore non fornisce la nuova AEE, gli oneri di gestione sono a carico del detentore;
- per i RAEE professionali nuovi, ovvero derivanti da AEE immesse sul mercato dal 1° gennaio 2011, la responsabilità per le AEE che ha immesso sul mercato è a carico del Produttore, che si dovrà attivare per garantirne la gestione. Ciò vale anche se non si fornisce una nuova AEE.
Per tutti i nostri (!) AEE che diventano rifiuto, occorre assegnare un codice CER, che tipicamente è 16.02.11*, valido per i rifiuti pericolosi (apparecchiature refrigeranti –linea freddo), come abbattitori, banchi frigoriferi, cella, essiccatoio, fabbricatori di ghiaccio, tavoli refrigerati, etc.
Il Rapporto Gestione RAEE 2023 illustra i volumi di rifiuti elettronici domestici e professionali gestiti lo scorso anno in Italia e mostra il tasso di raccolta raggiunto dal nostro Paese, calcolato sulla base delle dichiarazioni sui quantitativi di RAEE gestiti effettuate dagli impianti di trattamento al CdC RAEE. Oltre alla presentazione dei dati, il report prevede alcune sezioni dedicate agli impianti di trattamento, all’Accordo di programma e al processo di accreditamento degli impianti al CdC RAEE, alla modalità di calcolo del tasso di raccolta.
CSIM supporta le imprese nella definizione delle loro procedure al fine del rispetto della normativa in materia, ma sopratutto, in virtù dei nuovi obiettivi ESG, a valutare la riduzione dei rifiuti ed un più alto tasso di sostenibilità nella gestione, in adesione ai principi della "gerarchia dei rifiuti".
La Redazione