Dichiarazione di Conformità' CE per ogni impianto frigorifero: obbligatoria per Legge!
Ogni impianto e prodotto richiede la marcatura CE, dal semplice impianto in categoria I, all'impianto piu' complesso di IV categoria PED.
05 febbraio 2024
L'immissione sul mercato europeo di un prodotto o di un impainto frigorifero richiede obbligatoriamente la marcatura CE del costruttore, accompagnato da una Dichiarazione di Conformita'. Il marchio attesta che il prodotto/impianto è stato valutato dal produttore (fabbricante) e che si ritiene rispetti i requisiti previsti dall'UE in materia di sicurezza, salute e tutela dell'ambiente. È richiesto per i prodotti realizzati ovunque nel mondo e commercializzati all'interno dell'UE.
La responsabilità di dichiarare la conformità con tutti i requisiti ricade esclusivamente sul produttore. Non occorre una licenza per apporre la marcatura CE sul prodotto, ma prima di farlo bisogna:
- garantire la conformità con tutti i requisiti pertinenti a livello dell'UE
- stabilire se la valutazione del prodotto può essere effettuata in proprio o se occorre coinvolgere un organismo notificato
- redigere un fascicolo tecnico che provi la conformità
- redigere e firmare una dichiarazione di conformità UE.
Quando il prodotto reca la marcatura CE, se le autorità nazionali competenti lo richiedono, occorre fornire loro tutte le informazioni e la documentazione giustificativa in proposito.
Non stiamo parlando della Di.Co. DM 37/2008. Questa e' una semplice dichiarazione legata ad un regolamento ministeriale italiano, spesso richiesta per soddisfare le ansie di protagonismo delle amministrazioni locali.
Stiamo parlando dell'obbligo di verifica del rispetto dei Requisiti Essenziali di Sicurezza (RES) legati alle direttive europee che ogni apparecchiatura o impianto deve avere per poter apporre la marcatura CE e venderli nel mercato europeo.
Siccome sono molte le direttive che contemplano i requisiti di sicurezza da rispettare, ci si avvale spesso degli standard tecnici armonizzati (ovvero verificati per il rispetto delle direttive stesse di sicurezza), che, una volta soddisfatti, permettono di presumere la conformita'.
Per le apparecchiature e gli impainti frigoriferi, il rischio prevalente a cui occorre porre attenzione prima di apporre il marchio CE e' la direttiva per le apparecchiature in pressione PED (Dir. 2014/68/UE).
Le valutazioni del rischio da effettuare riguardano il rispetto dei requisiti essenziali di sicurezza (RES) che per la PED riguardano tutte le certificazioni e caratteristcihe dei materiali e delle procedure utili a realizzare un impianto sicuro. Tra queste ricordiamo la certificazione per la brasatura forte o la saldatura (che garantisce la realizzazione di componenti sicuri, la certificazione dei materiali, la valutazione della categoria di rischio sulla base dei parametri dimensionali prevalenti, ovvero la PS (massima pressione ammissibile) e, a seconda dei casi, il volume o il diametro del tubo/recipiente. In caso di incertezza (ad esempio nel collettore d'aspirazione di una centrale multicompressore) si effettuano entrambe le valutazioni e, a seconda del risultato, si sceglie la categoria piu' alta.
Esempio:supponiamo di avere un collettore di aspirazione di una centrale ad R134A (gas non pericoloso) con PS 10 bar, della lunghezza di 2 m e del diametro DN 133, il calcolo della categoria PED potra' essere effettuato:
1) ritenendo il collettore una tubazione (DN 133, PS=10 bar, dalla tabella 7 dell'allegato alla PED), da cui si ricava una Categoria I
2) ritenendo il collettore un recipiente (V=200*1,33=26,6 litri, PS=10 bar, dalla tabella 2 dell'allegato alla PED), da cui si ricava una Categoria II
La scelta della Categoria di rischio si effettua sulla base del principio di massima precauszione, ovvero scegliendo la situazione piu' rischiosa, la II.
Il principio di precazuzione viene statuito nel Trattato dell'Unione Europea (articolo 191 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea - TFUE). Tale principio viene soprattutto applicato nei casi di pericolo per la salute delle persone. Esso consente, ad esempio, di impedire la distribuzione dei prodotti che possano essere pericolosi per la salute ovvero di ritirare tali prodotti dal mercato (Comunicazione della Commissione, del 2 febbraio 2000, sul ricorso al principio di precauzione [COM(2000) 1).
TRattandosi di dover gestire una Cat. II, si dovra' procedere scegliendo il Modulo (la procedura) opportuna a seconda del tipo di produzione e di manufatto:
- A2 "controllo interno della produzione unito a controlli ufficiali delle attrezzature a pressione effettuati ad intervalli casuali", tipico delle imprese di installazione che effettuano la costruzione dell'impianto sul sito terzo;
- D1 "garanzia della qualita' del preocesso di produzione", tipico dei produttori di componenti in fabbrica;
- E1 "garaznia della qualita' dell'ispezione e della prova delle attrezzature a pressione finite", anch'esso tipico della fabbricazione in serie.
Per ogni categoria di rischio PED superiore, i Moduli si complicano ed i controlli sono piu' accurati.
La marcatura CE ha un periodo di validità?
No, non ha una scadenza. Tuttavia, la dichiarazione di conformità UE richiesta per la marcatura CE deve essere mantenuta aggiornata. Se viene modificata, la versione della dichiarazione deve essere aggiornata. Le modifiche possono consistere, ad esempio, in una modifica della legislazione, del prodotto o dei dati di contatto del fabbricante o del mandatario.
Per i prodotti importati, l'importatore deve garantire che siano accompagnati dalla dichiarazione di conformità UE, di cui deve conservare copia per 10 anni dall'immissione sul mercato.
CSIM supporta i progettisti e gli installatori nella fabbricazione delle loro apparecchiature o impianti al fine di ottemperare alla conformita' PED e marcare CE i propri prodotti.
La Redazione