Mitigazione del rischio esplosione da pressione negli impianti a CO2
Impariamo a gestire il rischio esplosione dalle migliori pratiche industriali e non solo per la CO2
11 gennaio 2024
Gli impianti con refrigerante R744 (CO2) possono presentare un rischio di esplosione da pressione, come del resto qualsiasi altra applicazione in pressione (PED) se non vengono gestiti correttamente.
Ricordiamo che la PED (Dir. 2014/68/UE) classifica il rischio in base all'energia accumulata in un recipiente o in tubazioni sulla base di 4 categorie, dalla I (rischio minimo) alle IV (rischio alto).
La CO2, sebbene possa arrivare, in un impianto frigorifero, sino a 140 bar, non e' necessariamente e sempre in categoria IV: infatti, a causa dell'elevato coefficiente di scambio termico, all'alta densita' in fase gassosa e alle ridotte cadute di pressione permette di utilizzare componenti e tubazioni piu' compatte, quindi con volumi inferiori e conseguente riduzione dell'energia accumulata (sebbene ad elevata pressione).
Solo per dare un riferimento reale alla ridotta pericolosita' della CO2, nel caso di unita' condensanti, una unita' CUBO2 Smart di SCM (in versione TN da 0,6 kW a 8,5 kW e BT da 0,65 kW a 6,6 kW) non supera la Cat. I nella versione con ricevitore standard, o anche la Danfoss Optym iCO2 (una TN da1.5 a 4.6 kW )resta in Categoria I con il suo ricevitore e doppio accumulatore da 2,5 litri.
Mentre si sale sino in IV Categoria con le centrali multicompressore per i supermercati o le applicazioni industriali.
Per mitigare questo rischio, sono necessarie misure di sicurezza specifiche. Ecco alcune delle principali misure di mitigazione del rischio di esplosione per gli impianti con refrigerante R744:
1. Progettazione sicura dell'impianto: Gli impianti devono essere progettati in conformità con le normative e le linee guida specifiche per la CO2. La progettazione deve prevedere l'uso di materiali resistenti alla pressione e alla corrosione e la presenza di dispositivi di sicurezza, come valvole di sicurezza e dispositivi di controllo della temperatura. Inoltre, è importante prevedere una corretta ventilazione dell'area in cui è installato l'impianto.
2. Impiego di recipienti resistenti alla pressione di progetto: Gli impianti devono essere equipaggiati con recipianti e serbatoi appositamente progettati per sopportare le alte pressioni della CO2. Questi contenitori devono essere regolarmente controllati per individuare eventuali danni o segni di corrosione e sostituiti se necessario. L'utilizzo di adeguati Controlli Non Distruttivi e' raccomandato.
3. Sistema di rilevamento delle fughe: È fondamentale installare un sistema di rilevamento delle fughe di CO2. Questo sistema deve essere in grado di rilevare anche piccole fughe e avvisare immediatamente il personale in modo che possano essere prese le necessarie misure correttive. Alcuni sistemi di rilevamento delle fughe possono anche essere collegati a sistemi di spegnimento automatico per ridurre ulteriormente il rischio di esplosione.
4. Procedure operative sicure: È importante stabilire procedure operative chiare e sicure per il personale che lavora con gli impianti a R744. Queste procedure devono includere la gestione delle fughe, l'utilizzo di dispositivi di protezione individuale, l'accesso limitato alle aree dell'impianto e la formazione sulle misure di sicurezza da adottare in caso di emergenza.
5. Manutenzione e ispezione regolare: Gli impianti a R744 devono essere soggetti a una regolare manutenzione e ispezione per garantire che tutti i componenti siano in buone condizioni di funzionamento. Ciò include la verifica delle valvole di sicurezza, dei dispositivi di controllo della temperatura e dei sistemi di rilevamento delle fughe. Eventuali anomalie o guasti devono essere prontamente risolti.
6. Formazione del personale: Il personale che lavora con gli impianti a R744 deve essere adeguatamente formato sulle procedure di sicurezza e deve essere consapevole dei rischi associati alla CO2 ad alta pressione. Devono essere addestrati sulle procedure di emergenza e sulla corretta gestione degli impianti per prevenire situazioni pericolose.
7. Etichettatura e segnalazione: Tutti gli impianti a R744 devono essere chiaramente etichettati e segnalati per indicare la presenza di CO2 ad alta pressione. Questo aiuta a informare il personale e le persone che operano intorno all'impianto del rischio associato e delle precauzioni da prendere.
8. Documentazione e registrazione: È importante mantenere una documentazione completa di tutte le attività di manutenzione, ispezione e formazione. Questa documentazione può essere utile per la valutazione della conformità normativa e per l'identificazione di eventuali problemi ricorrenti o aree di miglioramento.
Implementando queste misure di mitigazione del rischio di esplosione, è possibile garantire un ambiente di lavoro sicuro e ridurre al minimo il rischio di incidenti negli impianti con refrigerante R744.
Per quel che riguarda il punto (4), si segnala che recentemente l'INAIL ha emesso una linea guida di sicuro interesse, che raccomanda caldamente di effettuare un’adeguata valutazione del rischio considerando gli elementi di prova, l’attrezzatura, il fluido, la procedura e le condizioni ambientali. La valutazione del rischio . finalizzata alla predisposizione di idonee misure di prevenzione e protezione che dovrebbero essere riportate nella procedura di prova o nelle procedure operative a essa allegate.
CSIM e' in grado di supportare ogni azienda che intende approcciare in modo efficace e legalmente adeguato l'analisi del rischio per le apparecchiature a pressione e ogni pratica riguardante la scurezza PED.
Torneremo sull'argomennto.
La Redazione