CSIM: "Comunque vada il Trilogo il mondo della refrigerazione e della climatizzazione sara' cambiato"
A settembre le istituzioni europee potrebbero chiudere la revisione del Regolamento Fgas. A meno dei "dettagli" cosa cambiera' davvero.
28 agosto 2023
La pausa estiva ha rappresentato un momento di riflessione per tutti gli stakeholder (i cosiddetti portatori di interessi) del settore, in particolare - speriamo - per le istituzioni europee. Come noto a chi ha seguito da vicino tutto il percorso di revisione sino ad oggi, ci sono tre posizioni abbastanza distinte che contraddistinguono i vari attori.
La Commissione UE, incaricata della realizzazione della proposta da sottoporre alle istituzioni politiche, ha predisposto un piano di incremento della riduzione delle quote (la quantita', cioe' di Fgas, in tonnellate di CO2eq che puo' essere importata o prodotta in UE) che superava i limiti gia' previsti dal Regolamento vigente, ed inoltre prevedeva la riduzione del GWP per l'immissione sul mercato delle apparecchiature definite negli allegati. Queste politiche, gia' in essere e che hanno determinato quelle anomalie nei prezzi del refrigerante nel 2017 e la veloce ridefinizione degli standard di prodotto per tener conto dell'infiammabilita' dei refrigeranti stessi, avevano gia' posto alcune questioni all'industria di non poco conto.
Il Parlamento europeo, sulla spinta del commissario Timmemans a del relatore della commissione ambiente, Bas Eihkonut, e' riuscito a far approvare un piano che, invece di sposare il phase down (riduzione), si era spino, nei fatti, verso il phase out (eliminazione) degli HFC. In particolare i divieti all'immissione sul mercato avrebbero dovuto consumarsi nel volgere di pochissimi anni (2025!!), puntando quasi tutto sull'eliminazione degli HFC o all'adozione di refrigeranti con GWP<150.
Il Consiglio Europeo, i governi dei Paesi UE, sulla scorta delle indicazioni della filiera iindustriale, aveva gia' dato indicazione di un piano meno veloce e aggressivo.
Tutto cio' si e' poi condensato nelle trattative per la definizione del Regolamento finale all'interno del procedimento chiamato Trilogo, dove Parlamento e Cosiglio europeo devono accordarsi, con la mediazione della Commissione. Tale accordo, pero', stante le posizioni ben diverse, dopo tre appuntamenti, non ha ancora definito un documento per l'adozione entro la scadenza del 2024.
In tutto questo, inoltre, siamo in prossimita' di due scadenze politiche.
La prima: il termine del semestre di presidenza svedese, che premeva per una soluzione piu' vicina a quella del Parlamento UE, a cui e' subentrata la Spagna, fresca fresca di elezioni nazionali (solo la scorsa settimana si e' saputo che ci sar' un nuovo governo ancora a guida Sanchez, non certo il vincitore delle elezioni).
La seconda, la scadenza delle elezioni del giugno 2024 del Parlamento UE, che, a causa dei ri posizionamenti nazionali, ha - ad esempio - portato Timmermans a lasciare il ruolo e tornare in Olanda.
Cosa aspettarsi nel breve?
A settembre, su input della Spagna, verra' ridefinito il calendario degli incontri, e ci sara' un nuovo appuntamento per gli attori del Trilogo, che, se troveranno un accordo, potrebbe dar origina ad un regolamento adottabile per l'1 gennaio 2024, ma che, gia' immaginiamo, sara' un frankestein: definizioni di prodotto che le associazioni hanno gia' definito deboli e di non chiara interpretazione, una difficilmente interpretabile clausola di revisione delle quote se il phase down non permette di intercettare le altre politiche europee legate all'introduzione delle pompe di calore e quelle dell'efficienza, e altro ancora.
Insomma, quel che e' certo e' che vi saranno in circolazione sempre piu' refrigeranti infiammabili, CO2 e ammoniaca, con tutti i problemi che questo comporta sul fronte delle reponsabilita' di chi compra e utilizza le apparecchiature, di chi le installa e le manutiene e di chi deve produrle.
I temi del Risk Assessment diventano sempre piu' importanti, e non si esauriscono con la conformita' di prodotto, ma implicano un costante ed autorevole supporto a chi e' responsabile della sicurezza dei dipendenti e degli utenti dei servizi dei nostri clienti. Dall'atra parte, con la pubblicazione, ad esmpio, della EN 60335-2-89, si potranno produrre in regime di presunzione di conformita', apparecchiature frigorifere come abbattitori e banchi frigo plug in con una carica sino a 500 grammi di propano.....
CSIM e' in prima linea sulla consulenza per gli imprenditori (che siano utenti, produttori o installatori) al fine di definire al meglio le responsabilita', le procedure e la adeguata formazione per non trovarsi scoperti in fase di realizzazione e adozione ei nuovi impianti.
La Redazione