Non di solo refrigerante vive il frigorista: il rischio elettrico.
Il rischio elettrico in un impianto di refrigerazione e climatizzazione. EN50110 e lavori sotto tensione
19 luglio 2023
Un impianto di refrigerazione o climatizzazione espone sempre i tecnici ai rischi legati alla pressione (PED), alla possibile infiammabilita' dei nuovi refrigeranti (ATEX) e, tutti, al rischio elettrico. Chi non mette mano ai quadri eletttrici durante una manutenzione o una installazione?
Il rischio elettrico e' il rischio a cui la maggior parte dei lavoratori sono esposti anche solo a seguito del venir meno delle barriere di sicurezza di cui sono stati dotati gli impianti o le apparecchiature, pertanto solo a seguito di un’errata realizzazione o di incuria nell’uso. Mentre i tecnici, invece, sono esposti a tale rischio poiché svolgono la propria attività lavorativa sugli impianti elettrici stessi, ad esempio per l’esercizio, le verifiche o la manutenzione; ulteriori lavoratori, infine, sono esposti a causa di una attività lavorativa svolta nei pressi di impianti elettrici, come ad esempio l'erezione di impalcature o altre attività nei cantieri in presenza di linee elettriche aeree.
Il Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro (d.lgs. 81/2008 e s.m.i. o “Testo Unico della Sicurezza”) dedica il Capo III del Titolo III agli elementi di cui il datore di lavoro deve tener conto per ridurre il rischio di natura elettrica. E' evidente che tutte le imprese del nostro settore devono averlo ben presente.
Un lavoro che comporta un rischio elettrico, puo' essere svolto se si adottano gli opportuni accorgimenti e procedure di lavoro, soprattutto se tale lavoro rientra nella definizione di “lavoro sotto tensione” ai sensi dell’art. 82 del Testo Unico. Non tutti i lavoratori possono eseguire un simile lavoro. Per chiarire quali sono gli obblighi di sicurezza il Testo Unico fornisce alcune indicazioni e rimanda per ulteriori particolari alle norme tecniche pertinenti.
La norma tecnica internazionale che disciplina i lavori elettrici è la norma CEI EN 50110-1. Le norme tecniche nazionali che disciplinano i lavori elettrici sono la norma CEI 11-27 (di cui a gennaio 2014 è stata pubblicata la IV edizione per allinearla alla norma internazionale) e la norma CEI 11-15 (specifica per i lavori in media e alta tensione).
Lo standard elettrico europeo 50110, copre tutti i requisiti generali per l'attività elettrica di chi si occupa di lavorare su, con o vicino a installazioni elettriche a diversi livelli di tensione. In parole povere, la norma copre essenzialmente tutti gli aspetti della sicurezza e dell'installazione quando sono presenti rischi elettrici nell'area. Lo standard si applica sia alle costruzioni temporanee che alle installazioni permanenti e specifica le procedure standard di funzionamento e manutenzione in questi ambienti.
Detto questo, questo standard non è destinato all'uso di coloro che non sono coinvolti in una posizione elettrica a meno che un'apparecchiatura non sia stata realizzata per essere utilizzata da una persona comune dopo l'installazione iniziale.
CSIM offre il servizio di formazione ai sensi di Legge che consente all'Imprenditore di certificare le attivita' dei propri lavoratori.
La Redazione