Il calcolo della categoria PED. Esempi applicativi
Si tratta del primo e piu' importante passaggio per classificare la sicurezza degli impianti di refrigerazione. Da qui tutte le attivita' per il fabbricante dell'impianto
31 agosto 2022
Gli impianti in pressione come gli impianti di refrigerazione, ricadono tutti nel confine della sicurezza determinato dalla direttiva PED, Dir. 2014/68/UE.
In Europa si possono immetere sul mercato solo prodotti ed impianti che soddisfano i criteri per la marcatura CE, vale adire che rispettano i criteri descritti dalle direttive di sicurezza quali la PED, la Direttiva Macchine, la Bassa Tensione, le Emissioni Elettromagnetiche e la ATEX.
I requisiti a cui si deve far riferimento sono sempre descritti ed elencati negli allegati alle direttive, e vengono chiamati RES, Requisiti Essenziali di Sicurezza. Per quel che concerne la PED, essi sono nell'Allegato I, e sono suddivisi in:
- Norme di carattere generale
- progettazione
- fabbricazione
- materiali
- tubazioni
- requisiti particolari
I RES vengono verificati nell'ambito delle procedure di valutazione della Conformita' a cui i fabbricanti sono obbligati (art. 6 Dir. 2014/68/UE). Quando la conformita' ai RES sia stata provata dal fabbrocante del prodotto o dell'insieme, si dovra' redigere una dichiarazione di conformita' UE e verra' apposta la marcatura CE.
La conformita' viene verificata con procedure (Moduli, in base all'Allegato III della direttiva) che vengono selezionati in base alla categoria di classificazione della pericolosita' potenziale (Allegao II) delle apparecchiature/insiemi a pressione.
Per le categorie a piu' basso rischio. ovvero quelle per le quali risulta applicabile l'esclusione di cui all'Art. 4 comma 3, non vanno marcate CE, ma devono comunque ed evidentemente rispettare le norme applicabili. Si tratta di apparecchiature che hanno una bassa energia e quindi una ridotta pericolosita' relativa.
"Le attrezzature a pressione e gli insiemi aventi caratteristiche inferiori o pari ai limiti fissati rispettivamente al paragrafo 1, lettere a), b) e c) e al paragrafo 2 devono essere progettati e fabbricati secondo una corretta prassi costruttiva in uso in uno degli Stati membri che assicuri la sicurezza di utilizzazione. Le attrezzature a pressione e gli insiemi devono essere corredati di sufficienti istruzioni per l’uso. Tali attrezzature o tali insiemi non recano la marcatura CE di cui all’articolo 18, fatte salve le altre norme applicabili dell’Unione in materia di armonizzazione che ne prevedono l’affissione".
In ogni altro caso, dalla categoria I alla IV, occorre marcare CE l'apparecchiatura o l'insieme.
Vediamo ora come procedere alla caratterizzazione.
Le variabili di interesse sono:
- la pressione massima ammissibile PS;
- il volume V o il diametro DN (per le tubazioni)
- il gruppo di fluidi.
Per un installatore, che assembla componenti e semi macchine normalmente gia' categorizzati, e' importante tenere sempre a portata di mano la loro dichiarazione di conformita' CE (che dovra' entrare a far parte del fascicolo tecnico), dalla quale e' immediatamente rilevabile la categoria PED. Se non la si possiede e' bene richiederla sempre al fornitore.
Ai fini del montaggio di un impianto, quindi, le grandezze di interesse sono la PS e il DN delle tubazioni.
Immaginiamo due esempi di categorizzazione, uno per un impianto VRF, ed uno per un impianto di un piccolo supermercato.
La prima cosa da fare e' raccogliere le Dichiarazioni di Conformita' CE delle semi-macchine e dei componenti (unita' motocondensanti, unita' evaporanti, centrali frigorifere, condensatori, banchi friigoriferi e cio' che e' indicato nella Bill of Material). In secondo luogo si raccoglieranno i diametri delle tubazioni da utilizzare e le PS.
Iniziamo con il sistema VRF.
Guardando la Dichiarazione di conformita' CE, vedremo che la moto condensante e' categorizzata PED Cat. II. Sono unita' ad R410A, refrigerante di Gruppo 2 (non pericoloso), con una PS di 33 bar. Le unita' interne saranno escluse perche' Art. 4 comma 3. Per le tubazioni, prenderemo il DN maggiore, quello di attacco dello scarico dalla motocondensante pari a 38mm.
La PED definisce (art. 2) «insiemi»: varie attrezzature a pressione montate da un fabbricante per costituire un tutto integrato e funzionale. Per gli insiemi (Art. 14 c. 6): "La valutazione dell’integrazione dei diversi componenti dell’insieme in base ai punti 2.3, 2.8 e 2.9 dell’allegato I che viene determinata in funzione della categoria più elevata tra quelle applicabili alle attrezzature interessate, diversa da quella applicabile agli accessori di sicurezza".
Quindi, valutata la categoria delle tubazioni dalla Tab. 7 dell-allegato II (Cat. I), l'esenzione delle unita' interne (Art. 4 c. 3) e la categoria della motocondensante (II), si avra' che l'insieme VRF in questione sara' di Cat.II, la piu' alta tra quelle componenti l'insieme stesso.
Nel caso del supermercato, si fara' analogo ragionamento.
Supponendo di avere un impianto a CO2 con una centrale in Cat. III, il gas cooler in Cat. I, ed i banchi in esenzione Art. 4 comma 3, si passa a valutare le tubazioni. La PS sul lato di alta e' 120 bar. Il tubo di scarico e' un K65 da 3/4" (17,2 mm). Con queste dimensioni e pressioni la tubazione e' in esenzione. ATTENZIONE: l'insieme deve essere protetto da una VdS (Valvola di Sicurezza) per incendio e sovrapressione.
Dovendo l'insieme prendere la categoria maggiore tra quelle dei componenti il sistema, la categoria dell'insieme sara' la III.
A valle delle considerazioni che abbiamo appena fatto per determinare la pericolosita' dell'insieme, dovranno ora, in ragione di questa, esser scelti i Moduli per la valutazione della conformita'.
Nel caso del VRF, Cat. II, si potra' procedere, ad esempio, col Modulo A2 di Controllo interno della produzione unito a controlli delle apparecchiature e/o insiemi a intervalli casuali, presentando preventivamente una domanda di valutazione del suo sistema di qualita' ad un organismo notificato, e procedendo alla realizzazione di una adeguata documentazione tecnica.
Nel caso dell'impianto a CO2 di Cat.III, si dovra' far intervenire l'organismo notificato per la verifica dei Moduli di qualita' per il progetto e la fabbricazione.
CSIM, SEMCO e le Aziende del gruppo sono disponibili ad effettuare tutte le attivita' di supporto e consulenza per le attivita' di classificazione PED, redazione dei Fascicoli Tecnici, consulenza per le dichirazioni di conformita', calcolo delle Valvole di Sicurezza e consulenza per gli Enti terzi. Potete avere informaizoni tramite CONTATTI.
La Redazione