Ci sono problemi se il banco "suda"?
Acqua a terra, immagine deteriorata e altro. Probabilmente non e' colpa del banco espositivo....
19 luglio 2022
Durante la stagione calda capita specco che i banchi espositivi di pasticcerie, bibite, e quelli refrigerati in genere degli esercizi di sommistrazione si mostrino come "poco eleganti" perche' ricoperti di antiestetiche goccioline. Ma non solo. A volte il cliente ne ha la percezione di una apparecchiatura per la conservazione che non funziona, e quindi ne riporta un'immagine di scadente esercizio.
Si tratta effettivamente di un problema che possiamo impedire che si presenti, ma si deve prestare molta attenzione alle condizioni termo igrometriche (temperatura e umidita') dell'aria nel locale dove si trova il banco.
Nell'aria e' normalmente presente una certa quantita' di acqua, che viene presentata in termini di percentuale. Ci si riferisce, in questo caso, alla cosi detta umidita' relativa. Tanto piu' e' alta tanto maggiore e' il contenuto di acqua in ambiente.
E l'acqua sotto forma di vapore, a determinate condizioni di temperatura superficiale, puo' condensare su queste superfici. E' l'esperienza diretta che abbiamo quando ci versiamo una bella birra fresca in un bicchiere per toglierci l'arsura estiva!
Ebbene, date certe condizioni di temperatura superficiale del banco o del vetro e di umidita' nell'aria, si raggiunge quella condizione per cui l'acqua condensa sui vetri del banco perche' la superficie del vetro ha raggiunto quella che viene chiamata la temperatura di rugiada a quel valore di umidita' relativa.
Facciamo un esempio.
Supponiamo che ci troviamo in un ristorante con una temperatura interna di 25 gradi e un'umidita' relativa del 60%. Sono condizioni che definiremmo nella norma, cioe' non particolarmente difficili. Ma, se il vetro del banco frigorifero ragguinge la temperatura superficiale di 16 gradi, ci troviamo proprio nelle condizioni di condensare l'acqua sulla sua superficie, generando quel fenomeno per il quale tutta la superficie vetrata apparira' "gocciolata".
Quindi, cosa e' possibile fare per risolvere questo tipo di situazioni?
Come si puo' comprendere il fenomeno si manifesta per due motivi:
- le condizioni ambientali;
- la temperatura superficiale del vetro (e del banco in genere).
Sulle prime possiamo interventire riducendo il contenuto di umidita' sulle seconde valutando l'acquiasto di un bamco con prestazioni di isolamento migliori...
Andiamo con ordine. Siccome i banchi frigoriferi nascono per essere installati ed eserciti a determinate condizioni ambientali specificate nei manuali d'uso, normalmente si lavora su queste ultime.
Per modificare la quantita' di vapore nell'aria si deve agire rimuovendola con un adeguato sistema di climatizzazione o aumentando la ventialzione con immissione di aria esterna, normalmente a condizioni meno sfavorevoli. Anche la velocita' dell-aria in prossimita' del banco puo' essere una variabile su cui agire.
Insomma, la progettazione di un sistema di climatizzazione ottimale ed il suo funzionamento basato sul monitoraggio delle variabili di cui sopra permette certamente di risolvere il problema.
Come diciamo spesso, a causa dell'obbligo di fornire un adeguato ricambio dell'aria negli esercizi al pubblico (soprattutto per garanrtire quelle condizioni di salubrita' per i vius indicate anche dall'ISS Ist. Sup. di Sanita'), utilizzare gli spit o i VRF senza apparecchiature di ventilazione meccanica e' un delitto.
La progettazione aeraulica di un locale e' una delle chiavi del suo successo.
CSIM supporta gli esercenti per la realizzazione delle migliori condizioni ambientali per gli esercizi al pubblico e garantisce, con la selezione delle migliori apparecchiature ed installatori, il successo dell'attivita'. Per CONTATTI
La Redazione