Limite di condensazione raggiunto? Ora desurriscalda...
Spesso sottodimensionati, i condensatori hanno bisogno di un "aiutino" in stagione. Abbassiamo il fabbisogno termico.
04 luglio 2022
Nei sistemi con condensazione ad aria il calore da smaltire necessita di un differenziale di temperatura adeguato per mantenere le prestazioni di progetto.
Sfortunatamente, con l'innalzarsi delle temperature estive e a causa di un dimensionamento a volte poco meno che adeguato, i condensatori non riescono nell'intento, portando a prestazioni inferiori al dovuto sul lato evaporazione.
Tra tutte le soluzioni possibili, quella apparentemente piu' economica e' far diventare il condensatore ad aria un condensatore con evaporazione adiabatica, annaffiandolo o nebulizzandolo. Questo, pero', a causa del fatto che non nascono per essere immersi in acqua, si possono deteriorare per passivazione e corrosione.
Ecco che, dunque, la termodinamica ci viene in soccorso, e ci propone la migliore delle soluzioni: il desurriscaldamento del vapore sul lato di alta, dopo lo scarico del compressore. La rimozione di questo "duty" dal condensatore, permette di sfruttarne per intero la superficie per realizzare la sua funzione di base, ovvero la sola condensazione e, se necessario, un po' di sottoraffreddamento.
In termini energetici, questo significa recuperare sino ad oltre il 10% dell'energia da smaltire del ciclo, al costo di uno scambiatore che, per giunta, permette anche di recuperare quel calore per altri usi, ad esempio ACS.
La temperatura di partenza, ad esempio, con un ciclo ad R134A, puo' arrivare tranquillamente (!) a 70 gradi, un livello termico piuttosto interessante.
Sta di fatto che, anche con soluzioni artigianali (vedi l'immagine di apertura), si riesce ad ottenere buone prestazioni in raffrescamento e funzioni aggiuntive sia in recupero di calore (ACS) che, volendo, per ottenere acqua refrigerata, disponibile ad esempio in questo periodo per le condizioni di temperatura ambiente piu' alte imposte in alcuni casi dalle istituzioni (LINK).
La Redazione