Ventilazione nelle scuole: il CTI prende in carico il tema e pubblica il primo documento di lavoro
Nonostante il Governo dia sempre tutto per fatto, non esistono ancora delle normative, ma solo buone prassi, a cui il CTI mettera' mano
24 maggio 2022
Il gruppo di lavoro CT241/GL10 del CTI si e' messo al lavoro per standardizzare la "qualita' dell'aria negli edifici scolastici", un tema molto dibattuto anche in questi giorni a causa del fatto che gli studenti sono ancora oggi costretti a indossare le mascherine nelle classi, al contrario di cio' che avviene in tutto il resto d'Europa.
Si tratta certamente di un eccesso di precauzione, ma che fa il paio con la volonta' del Governo di investire nel miglioramento della qualita' dell'aria negli edifici scolastici (IAQ) e nell'aumentare il grado di ventilazione utile, a prescindere, ad abbattere la possibile carica virale che si potrebbe accumulare nelle aule.
Il documento contiene una importante sezione che riassume le normative applicabili, i termini e le definizioni, oltre che le unita' di misura, a far quadrato intorno ai capitoli da sviluppare e certamente piu' importanti. Ma, si sa, le fondamenta sono ...fondamentali.
Lo standard in costruzione intendera' occuprasi dei requisiti generali, e di quelli per edifici nuovi ed esistenti.
Per gli edifici esistenti il gruppo di lavoro e' certamente consapevole delle difficolta' oggettive che si pongono in relazione alla struttura, ed infatti si porra' il tema della definizione dell'obiettivo da raggiungere, in contemporanea con la necessita' di rispondere ai requisiti di classificazione (e contenimento) dei consumi energetici. Tra le strategie ipotizzate, anche quelle relative all'abbattimento degli inquinanti.
Negli edifici di nuova costruzione, invece, si fara' riferimento alle prassi e all'identificazione delle possibili strategie disponibili e attuabili in relazione al risultato che si vuole ottenere.
Certamente un importante docuemnto di cui seguiremo l'evoluzione.
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La Redazione