L'installatore paga per i danni causati dalla mancata manutenzione contrattuale
Il Tribunale di Roma sentenzia che il canone di manutenzione non può essere incassato se non si manutiene l'impianto
22 luglio 2021
A volte sembrerebbe superfluo ricordare certe questioni, ma, se qualcuno se lo dimentica, ci sono i Giudici a ricordarcelo.
Nella Sentenza del Tribunale di Roma I Sezione Civile n. 40294, il Giudice ha condannato un'impresa di installazione e manutenzione a pagare ben 85mila euro per il deterioramento degli impianti causato dalla mancata manutenzione (di cui era responsabile per contratto) e per annullare le ingiunzioni di pagamento che aveva emesso per fatture riguardanti la fornitura del servizio di gestione omnicomprensiva dell'impianto di climatizzazione di cui al contratto precedentemente sottoscritto.
Il contratto sottoscritto tra le parti prevedeva tra gli obblighi del fornitore, il controllo costante della centrale, la messa a riposo degli apparati e la loro pulizia a fine stagione, la fornitura di tutte le parti di ricambio e la loro sostituzione, con la riconsegna a termine contratto dell'impianto nelle condizioni inizialli o superiori.
Il Cliente, lamentando lo stato manutentivo dell'impianto estremamente carente, corrosione su molte parti e sporcizia, aveva chiesto una verifica da parte terza verificando anche la trafilazione delle pompe, la corrosione delle torri evaporative e molte altre problematiche, poi rilevate anche dal CTU.
Nonostante questi fatti fossero stati segnalati al fornitore, questi continuava a fatturare la manutenzione...!
A seguito dei problemi che erano stati puntualmente segnalati, il Cliente aveva interrotto i pagamenti, e questo aveva portato all'ingiunzione poi impugnata.
Siccome, nonostante le segnalazioni, il fornitore non aveva in alcun modo effettuato alcun intervento di ripristino delle condizioni ottimali per l'impianti di climatizzazione, il Giudice ha sottolineato come la temporanea sospensione del pagamento fosse assolutamente legittima ai sensi dell'art. 1460 del codice civile, per il fatto che la parte non hhha garantito, durante l'arco temporale in questione, il funzionamento dell'impianto.
Come è stato rilevato dal CTU, i danni causati dall'abbandono dell'impianto erano molto più grandi della supposta morosità (circa 35mila euro), per cui, il Giudice, a settembre 2020, ha sentenziato in merito all'annullamento delle ingiunzioni e condannato il manutentore a pagare 85mila euro per il ripristino dell'impianto stesso.
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La Redazione