DISPOSITIVI ATTIVI PER IL TRATTAMENTO DELL’ARIA: NECESSITA' DI UNA NORMAZIONE ORDINATA E COORDINATA
Richiesto un quadro normativo di riferimento per un mercato in forte espansione ma tuttora privo di strumenti normativi
14 luglio 2021
La pandemia da Covid-19 ha portato sul mercato numerose nuove soluzioni tecnologiche, che adottano diversi principi di funzionamento talvolta associati tra loro. Parallelamente si è assistito ad una forte accelerazione nelle attività di ricerca da parte degli operatori più qualificati, per caratterizzare le prestazioni dei propri prodotti.
A seguito di questo, secondo i partecipanti all'incontro del 25 giugno scorso al CTI, anche la mancanza di una terminologia comune e di una classificazione dei prodotti e dei principi di funzionamento ha costituito e costituisce di fatto un ostacolo allo sviluppo e alla diffusione di queste tecnologie.
Tali esigenze, hanno portato alla necessita' di verificare la fattibilità e l’interesse degli operatori ad avviare un programma di normazione sull’argomento.
Le linee di indirizzo definite sono così articolate:
- definizione di una norma terminologica e di classificazione dei prodotti;
- definizione di metodi e apparecchiature di prova delle prestazioni (per singola tecnologia o complessiva sul dispositivo);
- definizione di livelli di efficienza minima e di classi di prestazione;
- definizione di metodi di prova sulla sicurezza e innocuità dei dispositivi.
Un’indagine conoscitiva della normativa tecnica esistente o in corso di elaborazione sia a livello nazionale che internazionale e delle metodologie di prova, anche se non normate, sono state analizzate, ed e' emerso in particolare l’attività dell’IEC/TC59/JWG 17 in merito alla predisposizione della serie IEC 63086 Household and similar electrical air cleaning appliances. Si tratta del progetto di una norma di prodotto, articolata in più parti, intesa a definire le metodologie di prova per la determinazione delle prestazioni di filtrazione sia in riferimento al particolato che agli inquinanti gassosi e biologici.
I lavori sono sviluppati in collaborazione tra IEC/TC 59 e ISO/TC 142 e quindi, a livello nazionale sono seguiti dalla CT 242 del CTI.
Per quanto riguarda gli UV-C, l’ISO/TC 142 ha poi prodotto due norme per la valutazione delle prestazioni per il trattamento dell’aria.
Sono poi disponibili la UNI EN 14476 e la UNI EN 17272, prodotte dal CNE/TC 216 (interfaccia Unichim) e relative al trattamento delle superfici.
La Redazione