ASDA lascia la CO2 e passa al R454A? "Cosi' miglioriamo l'efficienza"
Sempre piu' conforto nelle applicazioni reali per ASDA, che, convintamente, spinge per gli HFO
21 marzo 2022
Dopo averlo testato per un paio di anni, Asda, dopo la prima mondiale del negozio di Trafford Park, prosegue sulla via tracciata per gli HFO (R454A) e ne sostiene i risultati operativi. Ormai si tratta di molto piu' di un semplice episodio, ma di una svolta vera e propria per gli HFO. che reclamano costi operativi piu’ bassi dell’alternativa a CO2 che va per la maggiore in Europa.
ASDA è una catena britannica di supermercati, seconda per importanza nel Regno Unito dopo Tesco e secicesima per fatturato in Europa. Dal 1999 è controllata dall'americana Wal-Mart, alle cui vendite internazionali contribuisce per circa il 50%. Gia' molto attiva nella ricerca di soluzioni a basso impatto nel complesso dell'intero ciclo di vita (ad esempio, adottando soluzioni con chiller ad ammoniaca), si affaccia ora all'adozione di innovazioni sui refrigeranti traguardando prospettive operative di lungo periodo basate su HFO.
Secondo Brian Churchyard, responsabile degli standard di costruzione e progettazione di Asda, questa soluzione costituisce "il primo sistema HFO al mondo veramente valido dal punto di vista commerciale". Brian comunica: “L’impianto viene fornito ad un costo inferiore rispetto alle tecnologie leader del settore, come la CO2, con costi del ciclo di vita equivalenti al nostro modello attuale. Il nostro obiettivo è creare un supporto al design con A2L in modo da poter utilizzare qualsiasi HFO a bassa infiammabilità”.
L'impianto ad R454A ha una sezione a media temperatura TN con capacità inferiore a 40 kW e una carica inferiore al limite di carica richiesto di 54 kg per restare nell’ambito della certificazione possibile entro i limiti della EN378; la sezione di bassa temperatura BT ha una potenza di circa 15 kW ed una carica di 11 kg. I test e la validazione erano stati effettuati nel 2019 da Asda nel centro di prova a Leeds.
Churchyard afferma che la configurazione di Trafford Park e’ stata ampiamente verificata. “Asda ha sperimentato numerose tecnologie di refrigerazione alternative per supportare la continua riduzione graduale dei refrigeranti HFC con vari livelli di successo. Tutte queste prove sono state confrontate con il più recente standard di progettazione del modello Asda su base omogenea. Con il rilascio della tecnologia con refrigerante HFO, Asda è ora in grado di sviluppare un sistema basato su HFO commercialmente valido per il negozio di Asda Trafford Park, pienamente operativo e su una base di progettazione simile alla prova di prova originale".
Ha affermato: “Sono stati raggiunti anche ulteriori risparmi energetici, verificati attraverso una valutazione indipendente, e i requisiti per la manutenzione sono molto familiari per la base dei frigoristi. L'affidabilità del sistema, in combinazione con le prestazioni di sicurezza, dovrebbero rispecchiare il successo commerciale a cui Asda si è abituata".
Lo sviluppo del sistema HFO ha visto Asda adottare un approccio conservativo ai rischi del refrigerante A2L. Un gruppo di lavoro tecnico ha progettato – per mantenersi dalla parte della ragione - e applicato le restrizioni di sicurezza come se stessero operando con un refrigerante A3 (infiammabile): “Una valutazione DSEAR (l'antincendio inglese, ndr) dettagliata è stata condotta in un ambiente controllato e non rivolto al pubblico. Dai rigori dei test, il gruppo di lavoro ha imparato molto e ha raccolto un ampio compendio di dettagli tecnici e dati, risultati delle prove e fasi successive. Asda e i suoi partner tecnici sono ora in grado di valutare con sicurezza dove possono allineare in modo sicuro e praticabile questo standard a un equivalente 2L”.
Quest'anno vedrà più tecnologia HFO approdare nei negozi Asda, con piani in cantiere per un ulteriore lancio nel 2022.
Asda ritiene che i risultati dell'ultimo decennio dimostrino l'importanza di concentrarsi sul contenimento delle emissioni e dei consumi: Asda e’ in rapida crescita e necessita di un aumento della capacità di refrigerazione. Churchyard ha quindi affermato: “Attraverso il cambiamento delle specifiche, l'innovazione e l'applicazione coerente delle migliori pratiche ingegneristiche, Asda ha ridotto di oltre il 30% la potenza assorbita per il design del suo modello di refrigerazione standard; il tasso medio annuo di perdita dell'immobile rimane inferiore all'8 per cento; e per le nuove installazioni e’ inferiore al 4%”.
Il retailer ha combinato queste attivita’ con un'altra innovazione: il sistema di vetrine canalizzabili Mistral. Complessivamente ha quindi ottenuto un risparmio del 50% sui costi di manutenzione, afferma Churchyard, insieme a una carica di gas refrigerante inferiore del 40% e, cosa più significativa, una riduzione dell'11% di energia.
Nel suo ultimo post su LinkedIn, dove ha descritto la sostituzione di un sistema di refrigerazione a CO2 transcritico di fine vita con un sistema HFO/A2L a basso GWP, parla dei risultati di un pre e post lavori di 12 settimane, pubblicando il grafico dei risultati. “Il risparmio energetico è significativo, equivalente ai vantaggi che si vedrebbero tipicamente quando si montano porte su vetrine refrigerate, il design HFO ha fornito un risparmio energetico del 35% - 40% e una riduzione del GWP del 94% rispetto al nostro modello precedente. I sistemi utilizzano anche fino al 70% in meno di carica di refrigerante ed è una tecnologia familiare ai tecnici di progettazione, installazione e assistenza”.
Descrive poi le ragioni del revamping dell’impianto, indicando che il vecchio impianto transcritico mostrava significativi segni di corrosione, da cui la necessità di aggiornare il sistema.
“Quando installammo il precedente sistema a CO2, si pensava che fosse la via da seguire, ma dopo una valutazione dettagliata delle prestazioni questa implementazione si è bloccata poiché avevamo dubbi sugli impatti energetici e sul funzionamento ad alta pressione del sistema” E prosegue:.”Sebbene il sistema fosse stato affidabile negli ultimi 12 anni, si è rivelato costoso da mantenere e anche il consumo di energia era stato un problema, anche se le vetrine refrigerate avevano delle porte montate su di esse”.
Insomma, una strada si apre per le alternative ad HFO nel retail.
CSIM si occupa da anni dei temi relativi ai refrigeranti infiammabili, in particolare gli A2L. Per informazioni, progettazione, analisi del rischio e gestione del progetto potete richiedere direttamente una consulenza a: info@csimservzi.it
La Redazione