DEPURATORI PORTATILI ATTIVI: NUOVO GRUPPO DI LAVORO IN UNI
Il prof. Joppolo del PoliMi ne sarà il coordinatore
20 ottobre 2021
Nell'ultima riunione del gruppo di lavoro UNI/CT 242 "Materiali, componenti e sistemi per la depurazione e la filtrazione di aria, gas e fumi" è stato definito l'avvio di uno specifica attività riguardante l’attività normativa sui dispositivi di filtrazione attivi per i depuratori domestici, integrando la ISO/NP 63083 "Household and similar electrical air cleaning appliances".
Numerose aziende hanno confermato il proprio interesse a partecipare attivamente ai lavori e il professor Joppolo ha manifestato la propria disponibilità a coordinare l’attività con il supporto dell'ing. Gandini di Helty Srl. Joppolo e Gandini provvederanno a predisporre una prima proposta per l’attività del gruppo di
lavoro che sarà esaminata e discussa in un successivo incontro aperto che sarà organizzato a breve.
La filtrazione attiva o elettrostatica basa il suo funzionamento sull’applicazione di campi elettrici e di forze elettrostatiche direttamente sulle particelle e sui microrganismi presenti nell’aria.
L’operazione di filtrazione nel dispositivo si svolge in due fasi:
• Il conferimento di una carica elettrica alle particelle ed ai microrganismi aerotrasportati.
• La precipitazione elettrostatica delle particelle/microrganismi caricati.
Il filtro elettrostatico è pertanto composto da due sezioni ben distinte:
• Una sezione di ionizzazione;
• Una sezione di captazione.
Nella sezione di ionizzazione si esegue la carica elettrica delle particelle e dei microrganismi (batteri, spore, lieviti) con l’ausilio di elettrodi che generano un effetto corona positivo. Nella sezione di captazione una serie di piastre parallele, creano un campo elettrico che fa precipitare le particelle ed i microbi precedentemente caricati. Il contatto con le piastre provoca la distruzione di qualsiasi microrganismo ed impedisce la formazione di endotossine.
Per questo motivo la filtrazione è detta “attiva”: essa non permette ai microbi di rimanere vitali e di prosperare sul media filtrante.
Previene inoltre l’emissione nell’ambiente di sostanze provenienti dal metabolismo e dal disfacimento della flora microbica catturata. Le particelle catturate rimangono intrappolate sulle piastre ad opera delle forze elettrostatiche.
Oltre alla sua particolare efficienza per l’eliminazione dei microrganismi, la filtrazione elettrostatica permette notevoli risparmi energetici dovuti alla quasi totale assenza di perdite di carico nel dispositivo di filtrazione.
Ad oggi, per applicazioni industriali, i produttori si riferiscono alla norma UNI 11254. Le procedure descritte nella norma sono sviluppate allo scopo di valutare le prestazioni di filtri per aria elettrostatici adatti per essere inseriti all’interno di condotte di ventilazione, macchine ventilanti in genere, terminali e diffusori, oppure in depuratori d’aria da installazione, moduli filtranti ecc.
La proposta per il nuovo gruppo si concentrerà, invece, sui depuratori domestici, sempre più diffusi per la prevenzione attesa a causa della diffusione del Sars-Cov2.
All'incontro del CT 242 hanno partecipato rappresentanti del Politecnico di Milano (LEAP), Politecnico di Torino e molte aziende, tra le quali Sagicofim, Helty, Sabiana, Air Clean, Air Control, ORV, Lombarda Filtri e Expansione electronic, oltre che membri del CTI.
La Redazione